Anno XXXVI - Numero 6 - 28 giugno 2013

Dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino

Ridurre i costi della dogana: lo sportello unico doganale. Il nuovo sistema digitalizzato per la presentazione delle dichiarazioni doganali
a cura della Dott.ssa Luisella Fontanella, Dottore Commercialista in Torino

Spesso  per chi opera correntemente con l'estero, è indispensabile sapere quanto incide il costo della dogana sull'intera operazione con l'estero, ma se  risulta semplice  definire l’incidenza dell’aspetto logistico e di trasporto nell’ambito di una operazione di acquisizione/cessione di beni verso soggetti extracomunitari, altrettanto non può dirsi per l’elemento doganale.
I costi legati alle operazioni doganali sono sconosciuto ai più sia nei suoi aspetti sostanziali e normativi, ma anche in quelli meramente operativi.
Il motivo di questa mancanza di è forse da ricercarsi nel fatto che le operazioni doganali sono state  tesoro troppo spesso gelosamente protette da una consistente casta di addetti ai lavori, ma anche dalla scarsa collaborazione con l'autorità doganale da parte degli operatori economici che hanno sempre considerato la dogana solo come causa di intralcio alla celerità dei traffici.
La globalizzazione dei mercati, la delocalizzazione delle attività produttive, la necessità di riduzione dei costi che la crisi economica ha imposto a tutti gli operatori commerciali, hanno portato all’attenzione dei principali soggetti economici l’elemento dogana quale inevitabile e ineliminabile momento, spesso fondamentale, nella catena di approvvigionamento di beni.
Sempre più diffuso è l’utilizzo, nell’ambito del commercio internazionale, dei sistemi di logistica integrata, intesa quale funzione aziendale di approvvigionamento di semilavorati tra unità produttive e di trasporto dei beni finiti ai mercati di destinazione, secondo un processo unitario finalizzato ad ottimizzare l'insieme della catena logistica in flusso unico e complessivo di produzione, dai fornitori delle materie ai processi produttivi e, da questi ultimi, ai destinatari della distribuzione.
Nella catena logistica di approvvigionamento delle merci in import/export, l’intervento della dogana, in particolare e delle altre amministrazioni pubbliche interessate dall’operazione, costituisce un momento imprescindibile, un passaggio necessario, garanzia di correttezza dei traffici e della legalità, ma anche un costo per le aziende.

Questo necessario intervento non deve, però, diventare fonte di ulteriori spese di stoccaggio delle merci, con conseguenti incrementi di costi di trasporto, assicurativi e bancari generati dai ritardi nello svincolo delle merci giustificheranno una sempre maggior quota di traffici trasferiti nei più efficienti sistemi comunitari.

La velocità di adeguamento di ciascuno Stato membro alle disposizioni comunitarie non è sempre la stessa; il che determina una sorta di classificazione e suddivisione tra dogane di serie A e dogane di serie B.

Non sono pochi, infatti, gli operatori commerciali e logistici disposti a spostare parte delle loro attività operative in altri Paesi UE, meglio organizzati sotto il profilo amministrativo-procedurale.
Il fenomeno della distorsione di traffico verso altri Stati membri, in particolar modo nordeuropei, rappresenterebbe, secondo alcune stime, circa il 30% del totale dei traffici destinati al bacino di utenza del nostro paese, con tutte le conseguenze immaginabili sul livello occupazionale e di competitività del nostro sistema logistico.

Posto che la dogana rappresenti un costo per le imprese, sia in termini economici, sia in termini di tempo, è diventato ormai indispensabile, per una corretta gestione aziendale, monitorarlo e minimizzarlo, utilizzando gli strumenti autorizzativi o agevolativi consentiti e sfruttando tutti i possibili benefici che la normativa doganale consente.
Per volgere a proprio vantaggio l'elemento dogana si deve analizzare la catena di approvvigionamento dell’impresa, comprese le esigenze di natura logistica e la ricerca di possibili soluzioni, di natura sia logistica, sia doganale (ad es., scelta del regime doganale più conveniente, verifica della possibilità di ottenere autorizzazioni doganali ad hoc, verifica delle condizioni logistiche e di trasporto, etc.), le quali, nel rispetto della normativa e delle regole internazionali che disciplinano tali attività, possano garantire un risparmio sia in termini economici, sia in relazione alle tempistiche e alle modalità di approvvigionamento delle merci.
Diventa indispensabile verificare la possibilità di sfruttare le potenzialità del regime del deposito doganale e del deposito Iva; studiare il possibile utilizzo dei regimi doganali del perfezionamento, attivo o passivo e della trasformazione sotto controllo doganale; testare i benefici di una certificazione AEO; controllare l’esistenza di disposizioni e agevolazioni ad hoc per la tipologia di merce oggetto della propria attività per individuare la soluzione migliore.

Non si deve dimenticare che la dogana, poi, si sta velocemente evolvendo ed è indispensabile che gli operatori economici, a propria tutela, comincino a familiarizzare con termini e istituti che, nel breve periodo, potrebbero garantire risultati migliori e un rapporto più collaborativo e costruttivo.

Il ruolo della dogana
Il mondo doganale cambia e cambia molto velocemente, almeno quanto velocemente si modificano le abitudini e i comportamenti che regolano le transazioni commerciali internazionali

Gli uffici doganali si propongono oggi quale partner istituzionale degli operatori economici, in grado di controllare la regolarità e la sicurezza degli scambi, garantendo, in tal modo, una effettiva leale concorrenza, sia nell’interesse economico pubblico, sia nell’interesse economico privato.
A fine novembre 2012 è entrato in piena operatività il nuovo sistema digitalizzato per la presentazione delle dichiarazioni doganali.
Un’importante rivoluzione per quanto riguarda l’Amministrazione doganale arriva con l'attuazione dello “sportello unico doganale” e dall'evoluzione del rapporto di fiducia tra dogane e operatori basato sul rilascio di una specifica certificazione comunitaria. Lo sportello unico, consentendo il dialogo tra le diverse autorità coinvolte nei controlli all'import e all'export, permette di evitare le lungaggini di sdoganamento delle merci. In relazione al rapporto dogane/operatori, l'evoluzione del sistema di certificazione comunitaria ha l'introdotto specifici benefici che consentono di realizzare operazioni di import/export in modo continuo sull'intera giornata, sdoganando anche in luoghi diversi da quelli preposti per i controlli ordinari.
Lo sportello unico doganale, infatti, concentra tutte le istanze inviate anche in via telematica dagli operatori e inoltra i dati, così raccolti, alle amministrazioni interessate per un coordinato svolgimento dei rispettivi procedimenti ed attività.
Il processo della dichiarazione telematica permette di comunicare con le autorità doganali telematicamente riducendo al minimo i tempi per l’assolvimento delle pratiche amministrative relative all’importazione e all’esportazione delle merci dal nostro Paese.
Questo, ovviamente, presuppone una interoperabilità tra il sistema informativo dell’Agenzia delle Dogane (AIDA) e i sistemi informativi delle singole amministrazioni interessate.
E se l’attivazione dello sportello, con le modalità transitorie previste dal citato decreto, è avvenuta nel luglio 2011, ma il dialogo telematico tra le diverse amministrazioni, necessario per la concreta entrata a regime dello sportello, si concluderà nel luglio 2014,

A regime (ovvero decorso un triennio dall’attivazione dello sportello), quindi, si avrà, con la regia degli Uffici delle Dogane:
- la completa telematizzazione di richieste, controlli e rilascio di certificazioni, autorizzazioni o nulla osta (c.d. single window);
- la completa digitalizzazione dell’intera procedura di sdoganamento, compresi i singoli processi di competenza di autorità diverse da quella doganale (c.d. one stop shop);
- il completo coordinamento per via telematica di tutte le attività, nel rispetto della logica alla base del Codice dell’amministrazione digitale (approvato con D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82).

I vantaggi sono indubbi, dalla drastica riduzione dei tempi di sdoganamento (il che dovrebbe recuperare parte dei traffici oggi sulla via di porti ed aeroporti esteri) ad una maggiore efficienza ed efficacia dei controlli, unificati non solo operativamente, ma anche da una comune analisi dei rischi, al passaggio effettivo e pressoché totale dalla carta al web.

La procedura domiciliata
Il nuovo sistema permette ai soggetti specificamente autorizzati lo sdoganamento delle merci presso i locali aziendali, senza presentazione delle merci in dogana. Lo sdoganamento di tipo ordinario invece impone agli operatori economici la gestione delle operazioni di import ed export presso la dogana di confine o le dogane interne, con oneri di presentazione delle merci all'autorità che sono spesso elevati sia in termini di tempo sia in termini di costi. Accanto a questa forma, di sdoganamento, è stata così introdotta la procedura domiciliata alla quale possono avere accesso aziende e intermediari.

È così possibile sdoganare le merci nella sede dell’impresa con la sola iscrizione dei beni in contabilità

La procedura di domiciliazione consente che la dichiarazione delle merci al regime considerato avvenga con la sola iscrizione delle stesse nelle scritture contabili in tal caso, l'autorità doganale può dispensare il dichiarante dal presentare le merci in dogana. In tal modo gli operatori economici possono gestire internamente al proprio stabilimento le operazioni di sdoganamento, in forma elettronica e con esonero dal passaggio obbligato e fisico in dogana.
Qualsiasi persona può chiedere che le sia rilasciata un'autorizzazione per la procedura di domiciliazione, da utilizzare per proprio conto o in qualità di rappresentante, purché esistano scritture e procedure adeguate che consentano all'autorità doganale di rilascio di identificare le persone rappresentate e di effettuare i controlli doganali appropriati.  

Controlli ed analisi dei rischi
La dichiarazione telematica permette , inoltre, al sistema informativo di procedere a un processo di analisi dei rischi completamente automatizzato, svincolandosi da dichiarazioni cartacee e attività di tipo locale, periferico e necessariamente disomogenee.


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