Anno XXXV - Numero 3 - 30 marzo 2012

Dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino

Le aziende italiane incontrano il Caucaso
Nord del Caucaso: Priorità per la Russia - Grande opportunità per l’Italia

A cura della Dott.ssa Bianca Raggi, Dottore Commercialista in Torino

L’articolo, basato sulle mie recenti esperienze sull’insediamento di aziende  italiane in Russia, ha lo scopo di offrire ai suoi lettori uno strumento di lavoro e di informazione obiettivo ed efficace, nato nell’ambito di un progetto finalizzato a far conoscere alle imprese italiane le opportunità e le problematiche di un’attività nel Caucaso. Il Forum degli investimenti di Sochi vedrà ogni anno la presenza di tutte le Regioni del Distretto SFKO, dando così continuità al dialogo. Il programma conoscitivo prevede, oltre a meeting e tavole rotonde, incontri mirati con imprenditori locali.


Sono convinta del fatto che l’insieme della congiuntura economica, i forti investimenti statali e le condizioni climatiche assolutamente favorevoli nella zona, possano essere, se sfruttate nel modo corretto, elemento di sviluppo importante per le attività delle aziende italiane e non mancheranno certo di essere sfruttate.

Lo sviluppo economico e sociale del nuovo Distretto Federale del Caucaso che comprende le Regioni di Stavropol, le Repubbliche di Kabardino Balkaria, Karachaevo Cerkessk, Ossezia del Nord, Daghestan, Cecenia e Inguscetia, come ebbe a ribadire lo scorso luglio, il Presidente della Federazione Dimitri Medvedev, nel corso della suo annuale incontro con la stampa, è una delle priorità del Governo russo.

La creazione di questa nuova macroregione SKFO, permetterà interventi mirati e risorse ingentissime sotto la gestione diretta del Vice Primo Ministro, rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale del Caucaso, impegnato in un’azione che non ha precedenti nella Russia moderna.

E’ stato predisposto un importante piano di sviluppo dal 2012 al 2025, ove vengono definite le linee guida degli interventi e i settori considerati strategici.

Nel progetto sono previsti investimenti per oltre 450  miliardi di rubli, ma l’aspetto senz’altro più importante, su cui vale la pena di riflettere, è la garanzia federale pari al 70% del valore degli investimenti e dei progetti che verranno eseguiti, anche in questo caso si tratta di un’anomalia rispetto alle politiche di sviluppo regionale in uso, questo a ulteriore dimostrazione dell’enorme importanza che lo sviluppo socio economico della Regione riveste per l’attuale dirigenza.

La volontà di cambiare e di costruire in fretta ha un suo chiaro esempio in Grozni, capitale della Cecenia, uscita distrutta da quasi 15 anni di guerra e oggi completamente ricostruita secondo standard moderni in poco più di tre anni. Le strutture termali della zona di Kavminvodi, già famose ai tempi degli Zar per il turismo curativo, se pur obsolete e da rinnovare e ricostruire, segnano una presenza costante durante l’intero arco dell’anno. Stavropol, è tra le prime Regioni russe per la produzione agricola.

L’insieme di questi fattori crea notevoli opportunità per le imprese e gli imprenditori italiani che abbiano il desiderio di confrontarsi con queste realtà, questo sia da un punto divista commerciale per fornitura di materiali ed impianti, sia per i propri investimenti sul territorio. Al fine di agevolare al massimo il processo di conoscenza del territorio e dei suoi operatori, nasce l’iniziativa “Italy meets Caucasus”, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo Russa, il GIM - Gruppo Imprenditori Italiani a Mosca -, il Consolato Generale Onorario per il Sud della Russia e con l’appoggio delle Camere di Commercio del territorio e delle locali amministrazioni.

Già molte realtà italiane si sono affacciate sul Caucaso per le loro attività commerciali, pensiamo a Cooperativa Ceramica di Imola, leader nella vendita di materiali ceramici, che ha iniziato la sua storia commerciale nelle Regioni russe proprio a Cerkessk, Teuco e tanti altri.

Da sottolineare sono le vendite nel settore dell’agroindustria dove, già dai primi anni '80, il Gruppo Ferruzzi era presente per la gestione di oltre 800.000 ettari nella Regione di Stavropol. Oggi, come esempi di successo si possono citare: Laverda che, negli ultimi anni ha venduto oltre cento mietitrebbie a Stavropol, Ossezia del Nord e Cerkessk e che quest’anno ha venduto la prima trebbia d’importazione nella Repubblica del Daghestan; Mulmix, con la fornitura di impianti per la conservazione del grano; Lucchin, che con gli impianti di serre venduti in Kabardino Balkaria, ha creato uno dei più interessanti esempi di cooperazione in Russia; Spitwater Australia che ha insediato nella zona la propria produzione di generatori d’aria calda che ben si abbinano all’impiego nel mercato agroalimentare. Da segnalare inoltre, la firma di un accordo da parte del Gruppo Armani per la gestione di un hotel a cinque stelle nella zona di Piatigorsk.

Non mancano gli investimenti, come ad esempio ENEL, per la centrale GRES di Nevinnomisk, Ivas e Investa Finance con un impianto per la produzione di collanti per edilizia a Stavropol, Lissant per un impianto per la produzione di pannelli ad uso edile a Nevinnomisk e Matermacc con una società per la produzione di seminatrici.

Il piano di sviluppo approvato, stabilisce quelli che sono i settori prioritari che andiamo a segnalare:

  • agricoltura, allevamento e trasformazione agroalimentare;
  • turismo, sviluppo di aree termali e zona montana (nella zona è presente la più importante area per il turismo e le cure termali e la maggior parte delle zone montane del Caucaso);
  • energia, con particolare attenzione al settore delle energie rinnovabili e idroelettriche;
  • chimica e petrolchimica (i poli di Nevinominsk e Budionovsk sono tra i più importanti della Russia);
  • gestione e management.

L’amministrazione di Stavropol dà grande importanza allo sviluppo nel settore delle energie rinnovabili e delle nanotecnologie in diretta collaborazione con ROSNANO, ed è attivamente impegnata nella costruzione di nuove zone industriali a tassazione notevolmente agevolata per lo sviluppo industriale e sociale del territorio.

Di seguito un cenno alle priorità della Strategia, ai compiti e risultati della strategia fino al 2025, tappe per la realizzazione della Strategia al 2025.

Priorità della strategia
Le priorità della strategia nella zona caucasica riguardano lo sviluppo dei seguenti complessi: agroindustriale, edile, turistico, industriale, energetico, trasporto, sanità, istruzione, scienze, infrastrutture, basi sportivo-salutari, conservazione e sviluppo del retaggio culturale dei popoli del Caucaso Settentrionale, accrescimento della propria base di reddito dei soggetti del DFCS.

Compiti e risultati con la realizzazione della strategia al 2025

  • Creazione nel DFCS di non meno di 400 nuovi posti di lavoro
  • Diminuzione del livello di disoccupazione dal 16% al 5%
  • Crescita del prodotto regionale lordo di 2,7 volte
  • Aumento di 2,5 volte lo stipendio medio mensile da 9,6 a 23,8 mila rubli
  • Aumento dei redditi dei budget regionali di 4 volte.

Tappe della realizzazione della strategia
Creazione delle condizioni necessarie per la crescita

Nei 3 anni che intercorrono dal 2010 al 2012 la strategia si è proposta piani ambizioni quali:

  • lancio/sostegno della realizzazione dei progetti prioritari
  • miglioramento del clima per gli investimenti (stimoli finanziari, mobilitazione dei mezzi del Fondo d’Investimenti della FR, della Vneshekonombank, miglioramento dei sistemi della gestione statale ecc.)
  • creazione ed organizzazione di funzionamento degli istituti dello sviluppo
  • elaborazione e inizio della realizzazione del programma statale di sviluppo del Distretto Federale del Caucaso Settentrionale.

Fasi della crescita attiva
12 anni (2013 - 2025)

  • Mobilitazione attiva degli investimenti privati nell’ammodernamento degli esistenti e creazione di nuovi posti di lavoro
  • Appoggio nella realizzazione di progetti di investimento selezionati
  • Realizzazione del Programma Statale di sviluppo del Distretto Federale del Caucaso Settentrionale
  • Integrazione dei progetti di investimento, creazione di cluster settoriali e territoriali, crescita dell’attrazione agli investimenti del DFCS.


Programmi federali esistenti nel DFCS mm

Alla realizzazione dei progetti di investimento nel DFCS hanno preso parte le principali banche russe: Vneshekonombank, Sberbank, Rosselkhozban, con un volume del portafogli crediti di oltre 166 mlrd di rubli. Sul territorio del DFCS realizzano progetti di investimento le più grandi società russe statali e private, anche con l’appoggio del Fondo di Investimenti della FR.

Dalla personale esperienza in quelle aree, Krasnodar e Urali, mi sento di affermare che la forza lavoro è molto disponibile e motivata alla crescita. E, pur non avendo ancora consolidato il criterio organizzativo, soprattutto in ambito tecnico dimostrano una grande capacità di trovare soluzioni alternative utilizzando metodi della tradizionale produzione russa. Motivi culturali e politici, hanno viceversa frenato la capacità di fare efficienza, ma l’ottenimento del risultato finale è sempre per loro un motivo di orgoglio personale, promuovendo così una crescita professionale continua. (Nella foto: Paolo Lodigiani, console onorario Krasnodar)
 


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